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Testamento di Vita o Testamento Biologico

Testamento biologico, una realtà anche in Italia

Milano, 16 giugno ‘06- Da oggi è possibile per gli italiani redigere il proprio Testamento Biologico: un documento con il quale ognuno esprime le proprie indicazioni circa le cure che vuole o non vuole ricevere, nel caso in cui perdesse la propria capacità di decidere in autonomia. Lo annuncia Umberto Veronesi che, attraverso la Fondazione che porta il suo nome, ha messo a punto una dichiarazione semplice e chiara di rifiuto dell’accanimento terapeutico. Questa formulazione sarà discussa dal Consiglio Nazionale dei Notai tra pochi giorni, ma i contatti preliminari, anche con il Presidente Piccoli, fanno presumere una posizione favorevole. Ogni cittadino potrà ora procurarsi il modulo da compilare per esprimere correttamente le proprie disposizioni. Le sue dichiarazioni non saranno vincolanti da un punto di vista giuridico per il medico, ma chi si rifiuterà di seguirle dovrà rendere conto della sua decisione. In particolare dovrà risponderne al fiduciario, la persona indicata nel Testamento come il garante dell’ attuazione delle volontà.

“Il testamento biologico è una svolta a favore dei diritti del malato – commenta Veronesi – e ritengo debba essere attuato al di là degli scontri politici e ideologici, e superando il problema dei tempi e dei vuoti legislativi. Per questo abbiamo dato vita a un Movimento per il Testamento Biologico, che raggruppa giuristi, notai, esperti di bioetica e rappresentanti della società civile. La maggior parte dei malati e una percentuale sempre più alta di popolazione sana è favorevole al principio dell’autodeterminazione ed è contraria all’accanimento terapeutico. Di fronte ad una medicina che estende sempre più le sue capacità tecniche, la gente sente il bisogno di riappropriarsi delle scelte che riguardano la propria esistenza. Il percorso è iniziato con il consenso informato alle cure ed ha come tappa naturale il principio delle volontà anticipate da applicare quando, per motivi gravi di salute, non sia possibile farle valere di persona. Un principio che non è in discussione perché si basa sul diritto alla libertà personale riconosciuto dalla Costituzione Italiana. Del resto andiamo con grande naturalezza dal notaio quando, nel pieno della consapevolezza, vogliamo decidere come destinare i nostri beni. Perché non dovremmo poterlo fare anche per il futuro della nostra salute ? “

“Da quando, nel marzo scorso, abbiamo lanciato il progetto del Testamento Biologico – aggiunge Francesca Merzagora, Presidente del Comitato Promotore della FUV – siamo stati sommersi di messaggi, lettere e e-mail di cittadini che volevano non tanto informazioni generiche , ma istruzioni precise su come fare per lasciare il proprio testamento biologico. E’ un segno di quanto la gente sia molto più attenta di quanto sembri alle problematiche che riguardano la determinazione della propria salute e del proprio progetto di vita”.

“Nel nostro Paese non esiste una normativa sul testamento biologico, nonostante la presentazione di diversi disegni di legge, diversamente dagli Stati Uniti e da altri paesi del Nord Europa (Olanda, Belgio, Danimarca o Germania) - ha commentato Maurizio de Tilla , Presidente della Federazione degli ordini degli avvocati europei e Presidente del Comitato Scienza e Diritto della Fondazione Umberto Veronesi - Siamo dunque in una situazione di vuoto normativo, affidata, a ben vedere, alla discrezionalità dei medici che possono avere opinioni diverse e contrastanti. In assenza di una regolamentazione specifica della materia è fondamentale l’adesione degli oltre 5000 notai italiani. Il notaio è infatti un Pubblico Ufficiale e come tale può garantire l’identità e la capacità della persona che esprime le sue volontà anticipate. Intanto stiamo preparando un progetto di legge, che è comunque necessaria”.

“E’ importante sottolineare – conclude Veronesi – che il Testamento Biologico non va contro la legge e neppure è in controtendenza rispetto all’orientamento etico del nostro Paese. Vale la pena di ricordare a questo proposito l’intervento del Comitato Nazionale per la Bioetica del dicembre 2003, a favore delle “dichiarazioni anticipate di trattamento” e anche della posizione cattolica contenuta nell’Enciclica Evangelium Vitae del 1995, in cui non mancano affermazioni che attribuiscono al malato un’autonomia di decisione circa l’ ostinazione terapeutica “ è lecito sospendere l’applicazione delle cure quando i risultati non rispondono all’aspettativa. In tale decisione bisogna tener conto del giusto desiderio del malato e dei suoi cari”. Rendere prioritario il rispetto della dignità dell’uomo in ogni fase della sua vita è il senso etico del Testamento Biologico.”

FONTE: sito della FONDAZIONE VERONESI.
Può essere qui di seguito scaricato un volume, messo a disposizione pubblicamente dalla medesima Fondazione, contenente le riflessioni di dieci giuristi relativamente al testamento biologico.
Per approfondimenti: www.fondazioneveronesi.it

Scarica: Testamento biologico - Riflessioni di dieci giuristi

Il testamento di vita dal Notaio

Le problematiche delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario per evitare ogni forma di accanimento terapeutico, definite comunemente “testamento di vita” o “testamento biologico”, erano all’attenzione del notariato sin dalla scorsa legislatura, durante la quale la Commissione propositiva del Consiglio Nazionale aveva inoltrato le sue proposte in sede politica e parlamentare.

Le proposte formulate dalla Fondazione Veronesi e il testo di dichiarazione di volontà diffuso dal Prof. Umberto Veronesi, in attesa di un’auspicabile iniziativa legislativa in materia (attualmente giace non ancora discusso il Disegno di Legge n. 3 al Senato che ha raccolto le indicazioni della Commissione del notariato), hanno reso attuale la necessità di assicurare la certezza della provenienza delle dichiarazioni circa i trattamenti sanitari, mediante un intervento notarile e la loro reperibilità.

A tal fine il Consiglio Nazionale ha deliberato nei giorni scorsi di utilizzare un testo di dichiarazione sottoscritta dal solo disponente, contenente la delega ad un fiduciario, incaricato di manifestare ai medici curanti l’esistenza del testamento di vita, che segue nelle linee di fondo e completa la proposta del Prof. Veronesi, e ha dato la propria disponibilità a provvedere alla istituzione e conservazione di un Registro Generale dei testamenti di vita, con costi a proprio carico, mediante le proprie strutture informatiche e telematiche.

L’intervento notarile – proprio perché volto ad assicurare il valore aggiunto della certezza fornito dalla pubblica funzione di certificazione - comporterà il rispetto delle modalità operative fissate dalla legge (repertorio, trattamento fiscale, ecc.), ma non comporterà costi significativi ed aggravi di formalità burocratiche per il cittadino e la collettività.

L’autentica notarile sarà apposta con iscrizione a repertorio del notaio, essendo collegata agli obblighi di informazione e di spiegazione nei confronti del dichiarante, al quale l’originale verrà consegnato; dovrà essere acquisito il consenso al trattamento dei dati in essa contenuti al fine dell’inserimento nel Registro Generale dei testamenti di vita; ad oggi, vi sarà obbligo di apposizione della marca da bollo ma non obbligo di registrazione, trattandosi di dichiarazione del tutto priva di contenuto patrimoniale.

La valutazione di prestare il proprio ministero nel caso specifico non potrà che essere del singolo notaio, sia per considerazioni di ordine etico che di ordine giuridico. Per questo i Consigli Distrettuali notarili presenti sul territorio nazionale predisporranno un elenco dei notai disponibili. All’autentica notarile si applicherà il minimo della tariffa, per favorire l’utilizzo di uno strumento giuridicamente affidabile senza oneri per il cittadino. Il notaio provvederà all’inserimento della dichiarazione nel Registro Generale dei testamenti di vita non appena operativo.

Anche in questo momento il notariato offre la propria collaborazione al fine di eliminare tutte le incertezze operative in relazione alle questioni giuridiche e fiscali, a vantaggio del cittadino e della società.
https://notariato.it/it/famiglia/testamento-biologico/

FONTE: sito del Consiglio Nazionale del Notariato
DATA: 27 giugno 2006

Scarica: Modello per testamento di vita dal Notaio